Avete mai sentito parlare di Fordongianus? Scopriremo insieme cosa visitare nella vecchia Forum Traiani romana. Un itinerario a spasso nel tempo in uno dei centri più importanti in Sardegna durante l’ epoca romana.
Fordongianus
Fordongianus oggi è un piccolo paesino di meno di mille abitanti, si trova nel Barigadu e grazie alle acque termali è diventato una meta molto ambita.
Il centro del paese si presenta come un agglomerato di case costruite con la pietra tipica della zona, la trachite rosa, uno stile che contraddistingue questa parte di Sardegna. Ad Agosto si tiene, infatti, il Simposio Internazionale di Scultura, che vede come protagonisti i più bravi scultori di trachite da tutto il mondo.
La sua posizione geografica, tra i monti della valle del Tirso, ha consentito all’impero romano un importante punto di contatto tra la costa ovest e l’entroterra. Proprio qui si stanziarono i Romani fondando Forum Traiani, una piccola cittadina che compare anche nell’itinerario antonino. Un itinerario in cui si mappavano tutte le stazioni dell’impero romano e le direzioni da prendere da uno stabilimento all’altro.
Bello vedere che questa zona molto cara ai Romani, oggi sia ancora più importante grazie alla conservazione e valorizzazione di questo lascito storico.
Cosa vedere a Fordongianus
Un breve itinerario di una giornata può bastare per scoprire appieno la zona, ma volendo potete approfittare di qualche giorno di relax alla terme.
Casa Aragonese
La Casa Aragonese è un ottimo punto di partenza per iniziare la visita di Fordongianus, che rappresenta una raro esempio di abitazione signorile con portico anteriore. Fu edificata tra il XVI e XVII secolo con una particolare architettura da maestranze locali, che rielaborarono lo stile gotico aragonese. Un mix di forme gotico catalane e tratti rinascimentali che la rendono una delle strutture più caratteristiche dell’isola.
Ogni dettaglio ci riporta ad elementi decorativi catalani, rappresentando appieno la maestria artigiana su pietra e le tracce della dominazione aragonese in Sardegna. La casa si sviluppa al piano terreno e si compone di 7 stanze, che ospitano temporaneamente mostre di vari artisti.
Le stanze non sono state arredate per non intaccare lo stile originale della casa, ma si delinea la pura eleganza di porte e finestre finemente decorate, degli armadi a muro con motivi a losanghe e punte di diamante, dei sedili addossati alle finestre.
Esternamente la casa presenta un portico che la rende davvero originale. Grazie alla presenza del monogramma cristologico IHS in una delle finestre, si può pensare che fu commissionata da un religioso.
Vi consiglio la visita, perché credo rappresenti una parte storica della Sardegna, spesso poco raccontata e dalla quale si possono ricevere spunti per visitare altre zone.
Sul sito https://www.forumtraiani.it/ trovate gli orari di apertura e tante informazioni e volendo potete fare anche il biglietto cumulativo per visitare le Terme.
Terme di Caddas
Le Terme di Caddas rappresentano l’immenso patrimonio storico lasciato dai Romani che in ogni colonia in cui trovavano l’acqua vi costruivano delle imponenti opere. Fordongianus era il principale stabilimento termale per l’impero e proprio per questo le acque vennero sfruttate a scopo terapeutico.
Il complesso termale era conosciuto già in epoca preistorica quando i nuragici consideravano l’acqua un bene curativo e da venerare e vi costruirono pozzi sacri. Non a caso il punto in cui sorgono le terme è su una sponda del fiume Tirso, il fiume più importante in Sardegna per lunghezza e ampiezza del bacino idrografico.
Visitare le terme vi darà una visione completa di come erano realmente le terme romane nell’isola, di cui abbiamo vari esempi, come Tharros (qui trovate un mio vecchio articolo CABRAS E LA MERAVIGLIOSA PENISOLA DEL SINIS, ITINERARIO DI DUE GIORNI).
Chiesa di San Lussorio
A qualche chilometro dal paese su un colle ricco di mandorleti e adibito al pascolo, si scorge la piccola Chiesa di San Lussorio, un piccolo gioiello dell’architettura religiosa sarda.
La chiesa nasce su un’area archeologica di grande interesse che testimonia l’uso del sito come luogo di sepoltura e di antichi edifici. Ma la sua particolarità resta la cripta di San Lussorio Martire, che proprio in questo luogo ha subito il suo martirio.
In epoca bizantina la struttura fu rinnovata e divenne una piccola basilica con mosaici e affreschi, che possono essere ammirati ancora oggi. Intorno alla chiesa si distinguono le piccole cumbessias, che appartengono a un periodo successivo e che accoglievano i pellegrini.
La gestione dell’edificio è affidata alla cooperativa Forum Traiani che si occupa anche della Casa Aragonese, delle Terme e dei bagni termali. Se volete fare un’esperienza completa vi consiglio di rivolgervi a loro.
E ancora…
Per una visita più approfondita di questo paesino non perdetevi la Chiesa Parrocchiale dei SS. Pietro e Archelao, qualche metro più avanti della Casa Aragonese.
Fuori itinerario trovate anche i resti di un nuraghe, “Casteddu Ecciu” e il sepolcro sotterraneo “Sa Domu ‘e Sa Senora“.